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mercoledì 27 giugno 2012

A casa dalla mamma .






Ultimamente ero a corto di storie divertenti da raccontarvi.
Ma ieri ho avuto una bella inspirazione.
Ore 14. Caldo infernale. Io che vado al supermarket di fretta e furia perche nel mio frigo ci sono solo due limoni e una bottiglietta d’acqua.
Mentre girello tra gli scaffali, noto una signorina parlare al cellulare con toni alquanto scocciati. Sicuramente parla con la sua migliore amica. “Abbiamo deciso di vivere insieme, ma è tutto un disastro”, dice disperata.
A quel punto non posso fare a meno di avvicinarmi, far finta di scegliere il dentifricio per denti sensibili o quello per denti superbianchi e ascolto la conversazione. Curiosissima.
“Sono stanca, lui alle 10 di sera è sul divano e non si muove fino al giorno dopo. Non mi aiuta, non lava, non pulisce, non cucina….crede che io sia la sua cameriera. Ogni mattina devo portare fuori il cane perché lui non riesce a svegliarsi….quasi quasi vado 3 o 4 giorni a casa di mia madre, invento una scusa, e scappo “.

Mi viene da sorridere perché in effetti le mie teorie sull’amore e sulla convivenza continuano a darmi ragione.
E’ tutto bello finchè ognuno sta a casa propria. 
Divertitevi care lettrici.
Amate un uomo, certo. Amatelo molto, ogni giorno di più. Ma ogni tanto rispeditelo a casa sua. O dalla mamma.
Datemi retta.
E tutto resta meraviglioso.

lunedì 25 giugno 2012

Amore vuol dire libertà







Ho trascorso un fine settimana rilassante perché ne avevo davvero bisogno. Così me ne sono andata in un agriturismo sulle colline pisane: 2km di strada sterrata tra campi di grano e viti rigogliose.
Ad accogliermi una villa toscana con una piscina immersa nel verde, silenzio rotto solo dalle cicale di giorno e dai grilli di notte.
Pace, tranquillità, aria pulita, il tutto lontano dallo smog e dal traffico cittadino. Insomma, un oasi paradisiaca in cui ho rilassato la mente e calmato il corpo.
Il padrone della villa, un signore sui settant’anni (affascinato dai tatuaggi del mio fidanzato) gestisce l’agriturismo con moglie e figlia, una signorina non troppo di bell’aspetto, cicciottella  dal sorriso facile e dall’aria fiera, sempre in movimento, strizzata da improbabili costumi da bagno e da parei a fiori. Con lei, il fidanzato magro ed emaciato, che sembrava più il suo maggiordomo che il suo “moroso” (come lo chiamava lei, essendo romagnola), comandato a bacchetta in ogni suo movimento e parola.
Mi chiedevo cosa spinge un ragazzo giovane ed in buona salute ad accoppiarsi con una simile balenotta signorina “quicomandoio”, ricca è vero, ma assolutamente insopportabile.
Ho incrociato il ragazzo in un paio d’occasioni e ho colto in lui un grido silenzioso, che nessuno riusciva a sentire (tranne me).
Per me, quel luogo meraviglioso, è stato una fuga dalla città. Per lui invece una gabbia. Dorata e con piscina, ma pur sempre una triste, luccicante prigione.

lunedì 18 giugno 2012

Errori Indelebili.




Vi e' mai capitato di aver avuto una storia d'amore in un periodo particolare della vostra vita, con qualcuno/a che si discostasse da qui all'eternità da voi e dal vostro modo di essere?
Ebbene, a me purtroppo si.
E la cosa mi deprime, mi rattrista, mi rende nervosa e mi fa vergognare. Ecco.
La vergogna è il sentimento più terribile, per quanto mi riguarda.
I sensi di colpa sono una cosa, ma la vergogna e' tutto un altro paio di maniche.
I sensi di colpa derivano dal mondo esterno, ma la vergogna viene dal nostro io più profondo.
A me questa persona non piace ne dentro ne fuori, e non mi perdonerò mai di averne intrecciato la mia esistenza materiale e non.
Mi prenderei a schiaffi.

Speriamo che a scrivere queste mie negative emozioni io possa redimermi.

Una macchia di inchiostro su un foglio bianco non può essere cancellata, ma si può voltare pagina. Oppure strappare il foglio e buttarlo nel wc.