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lunedì 2 dicembre 2013

La Sirena che sognava l'Amore










C’era una volta una  sirena dolce dolce un po’ pazzerella che nessuno prendeva sul serio. Ma lei sognava l’amore, quello vero; sognava un umano gentile sincero leale che la amasse, perché per lei l’Amore era l’unica cosa che contava.
Restò sempre delusa. Ma era delusa degli uomini, non dell’Amore. Per lei l’Amore continuava ad essere l’unica vera spinta nella vita.
Eppure.

Nessuno riusciva ad accontentarla. La storia si ripeteva. Incontrava qualcuno, la riempiva di attenzioni, le diceva che era una sirena bellissima e dolcissima ma poi, chissà perché, quegli uomini andavano altrove.
“Chissà perché?” si chiedeva sempre più triste la sirena. “Chissà perché tutti quegli uomini che dicevano di amarla divenivano bugiardi sleali e traditori.
La sirena decise di non cercare più un umano. Cominciò a nuotare nell’oceano in cerca di qualcuno come lei.
Appena lo avrà trovato, ce lo farà sapere.



lunedì 9 settembre 2013

Italiani, Brava Gente.




Sono rimasta interdetta, immobile ed impietrita 
davanti alla notizia, dei giorni scorsi, del bimbo di 4 mesi, picchiato da entrambi i genitori ventenni, a Palermo.
Lo hanno picchiato talmente forte perchè piangeva troppo. Lo hanno picchiato selvaggiamente tanto da renderlo sordo e cieco.

Il bimbo adesso è accudito dalle cure amorevoli dal Prof. Giorgio Trizzino, Direttore sanitario dell'Ospedale di Palermo, a cui ha "donato" il suo nome.
E pensare che anche il nonno paterno del piccolo è un ex primario in pensione ed ha difeso il proprio figlio, dichiarando che il bimbo è caduto da solo.

Lo hanno lasciato lì in ospedale il piccolo "Giorgio", nessun parente si è proposto per adottarlo. I genitori hanno perso ovviamente la patria potestà ma sono ancora a piede libero, in attesa di indagini.

Ed in Italia, almeno 14.000 coppie hanno fatto richiesta di adozione. Il piccolo Giorgio è stato dichiarato adottabile, ma nessuno si è fatto avanti, proprio perchè il bimbo non è sano. Cieco e sordo non interessa a nessuno.

Eppure gli italiani, un tempo, erano brave persone.

Fortuna che un "anonimo benefattore" milanese ha contattato l'Ospedale ed ha promesso di provvedere economicamente al piccolo Giorgio vita natural durante.

Ma baci e carezze sarebbero molto importanti.

http://www.corriere.it/cronache/13_settembre_06/un-angelo-si-occupera-del-piccolo-vitalizio-neonato-picchiato_ee18f314-16b4-11e3-b8be-7779aaf9a586.shtml

mercoledì 19 giugno 2013

Quel giorno a Torino con mia madre ♥♥♥







Ricordo perfettamente, come se fosse ieri, il giorno in cui il mio editore mi chiese di presenziare al Salone del Libro di Torino, con la mia prima opera.
Ero giovanissima, nei fui praticamente travolta e ne fui ovviamente eccitata.
Mia madre, senza neanche avvisarmi, fece i biglietti del treno per Torino.
"Ho deciso di venire con te", mi disse, "Torino è troppo lontana per una signorina in treno da sola".
Eppure ero andata in America ed Inghilterra da sola, ma lei volle accompagnarmi per forza.
Così partimmo prestissimo.
A quei tempi ero una lolita capricciosa e seducente, mia madre lo sapeva bene e cominciò subito ad allontanare eventuali pretendenti nelle cuccette del treno.
Ricordo che avevo una gonna cortissima, maglietta rossa, tacchi altissimi e lei, ovviamente, non approvava che io fossi troppo vistosa.
Il viaggio in treno fu lunghissimo, gli scompartimenti erano affollati, ma il nostro restò miracolosamente vuoto perchè lei, col suo sguardo accigliato, scoraggiava ogni altro passeggero ad entrare.
Ricordo che aveva preparato panini con olio e pomodoro e aveva la borsa piena di succhi alla pesca, neanche fossi una bambina di cinque anni.
Quando arrivammo a Torino, prendemmo subito un taxi per il Lingotto, entrammo con il Pass "Autore" e "Accompagnatore" e cominciammo a girellare per gli stand.
Mia madre era così contenta. Profumata ed elegante, con la sua inseparabile borsa Louis Vuitton e le ballerine color oro.
Incontrai il mio editore, firmai alcune copie del libro e subito fu ora di pranzo.
Ovviamente mia madre voleva mangiare come si deve, al ristorante, seduta. L'accontentai.
Io mi sarei saziata col profumo dei libri, lei invece era una buona forchetta, voleva provare la cucina torinese.
Così pranzammo e, alla fine del nostro pranzetto, mi disse:" Bene, ora andiamo a vedere la Sacra Sindone".
La Sacra Sindone???????
Mamma, sei impazzita? Io non vengo a vedere la Sacra Sindone....chissenefrega. E poi per entrare c'è una lista d'attesa lunghissima, noi non abbiamo prenotato.
Non so come, ma mi ritrovai sul bus verso il lenzuolo di Gesù Cristo.
Arrivati davanti al Duomo, c'era ovviamente una coda interminabile, ma nel giro di due minuti mia madre tornò sventolando due biglietti di ingresso. Non so come era riuscita a trovare posto.
La visita durò un eternità, un ora di pellegrinaggio prima di arrivare davanti all'altare. Io mi lamentavo a voce alta e lei rideva sotto i baffi.
"Dai, fammi contenta, dopo ti compro un regalo". Come si trattano i bambini.
Mia madre fu estasiata davanti a quel lenzuolo, io avevo caldo e mi facevano male i tacchi.
Riprendemmo la strada del ritorno, verso il treno, lei si fermò in un negozio a comprarmi una maglietta rosa.
Durante il viaggio, il nostro scompartimento restò vuoto, io mi distesi e dormii, accorgendomi poco prima di prendere sonno, che si sfilò il cardigan azzurro per posarmelo sulle cosce nude, coprendomi dagli sguardi dei suoi tanto temuti malintenzionati.


giovedì 18 aprile 2013

SHORTS & GIOVENTU'!










Giorni fa girellavo in zona Piazza Libertà a Firenze e mi sono trovata davanti al negozio SUBDUED. Il negozio Subdued esiste in tutta Italia ed Europa e ha come obiettivo la moda giovane.
Il negozio Subdued, quindi, è per le giovanissime dai 18 anni fino ai 25.
Non ho resistito e sono entrata, l'atmosfera trasuda giovinezza da ogni angolo, comprese le 3 commesse che tutte insieme non arrivano all'età della pensione e già lì si entra in uno stato di nostalgia adolescenziale complesso, che proprio alle 3 di pomeriggio di un giorno feriale non è il massimo.
Basta andare nel reparto "Shorts" che di colpo si viene catapultati almeno indietro di 15 anni e ci viene immediatamente in mente quel giorno con gli shorts di pelliccia azzurri in cui si ballava alle 06.15 di mattina sul cubo ad Ibiza in una discoteca non pervenuta, fresche come una rosa.
Che meraviglia quegli shorts che hanno allietato anni e anni felici della mia spensierata ed attraente gioventu'....shorts di tutti i colori e tessuti: denim, camoscio, paillettes, spugna, uncinetto, pelle con poco altro da aggiungere sopra: magliette all'altezza dell'ombelico e tanti saluti.

Da Subdued ci sono anche le magliettine già tagliate sotto il seno, che fanno molto "Flashdance" e quei 37 anni che porti con tanta disinvoltura lì dentro si capovolgono come per la proprietà commutativa e diventano 73. Perchè in quel posto ci si sente vecchie, decrepite, nullità , carne Simmenthal, come dico io.
Tristezza assoluta per  quella mano che, animata da vita propria, ha preso dal reparto jeans un paio di pantaloni militari super aderenti ma che subito viene  messa al suo posto, dentro la borsa, a cercare per finta l'I-Phone, da qualche parte.

Quel luogo mi ha trafitto il cuore. Peggio di un colpo partito dal signor Beretta in persona. Eppure l'anno scorso avevo pure avuto la sfacciataggine di comprare una maglietta a righe ed un paio- ebbene sì- shorts bianchi da indossare ad un party in cui tutti erano ubriachi e nessuno si è accorto di nulla. Per fortuna.
Ma questa volta sono uscita da SUBDUED sconsolata e col portafoglio ancora intatto, con la triste constatazione che la gioventù è una stagione della vita che non dura mai abbastanza.






giovedì 28 marzo 2013

Benvenute Donne nel Mondo degli Uomini!







Ho tristemente constatato che x andare d'accordo con uomo bisognerebbe tornare indietro di 60/70 anni. 

Fare come le nostre nonne che non contraddicevano mai i loro uomini, sorridevano sempre e non davano mai giudizi, non avendo libertà di espressione e di parola. 

Ecco perché i rapporti andavano avanti. 
Gli uomini di oggi purtroppo sono rimasti uguali. Vogliono delle Barbie sorridenti e senza cervello. Sembrano tanto evoluti perché esteriormente sembrano così forti e liberi, mentre la loro natura e' estremamente ottusa e chiusa. Sorridere sempre e contraddire mai, ecco il segreto x una storia d'amore duratura ma felice no di certo. Eppure ti fregano. Eccome. Sembrano così interessati alla parità femminile, ma è' solo una truffa. Una volta che ci sei dentro, tornano ad essere quelli di 100 anni fa. E allora, a questi cari esemplari io dico solo 2 paroline :                                          
FUCK YOU!!!

giovedì 14 marzo 2013

Quella voglia di fuggire e non tornare più.







Vi sarete chiesti perchè io non scriva più storielle divertenti o curiosi episodi della mia vita.
Beh...."ogni giorno nella mia vita accade qualcosa di meraviglioso"...giusto?

Da diverso tempo nella mia vita non accade niente di meraviglioso, purtroppo.
Strano perchè, di solito, la mia intera esistenza è stata oggetto di simpatiche storie o colpi di scena.

Non appena ritorneranno questi momenti, tornerò da voi, miei cari fans.

Nel frattempo aspetto.