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giovedì 18 aprile 2013

SHORTS & GIOVENTU'!










Giorni fa girellavo in zona Piazza Libertà a Firenze e mi sono trovata davanti al negozio SUBDUED. Il negozio Subdued esiste in tutta Italia ed Europa e ha come obiettivo la moda giovane.
Il negozio Subdued, quindi, è per le giovanissime dai 18 anni fino ai 25.
Non ho resistito e sono entrata, l'atmosfera trasuda giovinezza da ogni angolo, comprese le 3 commesse che tutte insieme non arrivano all'età della pensione e già lì si entra in uno stato di nostalgia adolescenziale complesso, che proprio alle 3 di pomeriggio di un giorno feriale non è il massimo.
Basta andare nel reparto "Shorts" che di colpo si viene catapultati almeno indietro di 15 anni e ci viene immediatamente in mente quel giorno con gli shorts di pelliccia azzurri in cui si ballava alle 06.15 di mattina sul cubo ad Ibiza in una discoteca non pervenuta, fresche come una rosa.
Che meraviglia quegli shorts che hanno allietato anni e anni felici della mia spensierata ed attraente gioventu'....shorts di tutti i colori e tessuti: denim, camoscio, paillettes, spugna, uncinetto, pelle con poco altro da aggiungere sopra: magliette all'altezza dell'ombelico e tanti saluti.

Da Subdued ci sono anche le magliettine già tagliate sotto il seno, che fanno molto "Flashdance" e quei 37 anni che porti con tanta disinvoltura lì dentro si capovolgono come per la proprietà commutativa e diventano 73. Perchè in quel posto ci si sente vecchie, decrepite, nullità , carne Simmenthal, come dico io.
Tristezza assoluta per  quella mano che, animata da vita propria, ha preso dal reparto jeans un paio di pantaloni militari super aderenti ma che subito viene  messa al suo posto, dentro la borsa, a cercare per finta l'I-Phone, da qualche parte.

Quel luogo mi ha trafitto il cuore. Peggio di un colpo partito dal signor Beretta in persona. Eppure l'anno scorso avevo pure avuto la sfacciataggine di comprare una maglietta a righe ed un paio- ebbene sì- shorts bianchi da indossare ad un party in cui tutti erano ubriachi e nessuno si è accorto di nulla. Per fortuna.
Ma questa volta sono uscita da SUBDUED sconsolata e col portafoglio ancora intatto, con la triste constatazione che la gioventù è una stagione della vita che non dura mai abbastanza.