Proprio ieri, alla radio, ho ascoltato un dibattito molto, molto, molto interessante sulla grandissima quantita’ di matrimoni “bianchi” che imperversano nel nostro paese. Si, proprio cosi’, nella nostra meravigliosa e passionale terra circa il 20% delle coppie pratica “l’astinenza sessuale” con il proprio compagno/a, marito/moglie….
Inquietante.
Veniva intervistata una donna sui 40 anni, sposata, con 2 figli piccoli e diceva che da circa 3 anni lei e suo marito non facevano l’amore. Troppo stress, troppo lavoro, la spesa, i corsi di nuoto dei figli, la cena da preparare ogni sera, il pediatra, la suocera, ecc. ecc. ecc.
E allora io mi chiedevo “Ma fare l’amore non dovrebbe essere un momento di relax? Non una di queste cose “stressanti” da aggiungere alla incombenze giornaliere!”
E lei continuava: “la sera siamo stanchi, andiamo a letto e dormiamo, non abbiamo tempo per fare sesso”.
Eccola la’ la parolina magica: il TEMPO….
Perche', secondo voi, per fare l’amore ci vuole tempo? ? ?
Secondo me bastano 10 minuti, anche meno, e viene fuori una bella cosa comunque.
Pero’, questo è il mio punto di vista.
Cosi’, vista la mia enorme curiosita’ su questo strano fenomeno, mi sono recata davanti alla scuola dei miei figli (di 7 e 3 anni) e ho cominciato ad osservare le varie coppie di genitori che, ogni mattina, accompagnano i pargoli a scuola.
Ed ecco che viene il bello.
Ci sono mariti e mogli che ogni mattina arrivano a scuola direttamente dalla casa del “Mulino Bianco” : sorridenti, felici, gentili con i propri figli, senza fretta, né affanni. Pero’ basta prendere la lente di ingrandimento per accorgersi che ci sono dei piccoli dettagli che convincono poco.
Quei genitori cosi’ “apparentemente perfetti”, in realta’ non si guardano nemmeno di striscio, non si sfiorano, non si sorridono, non si scambiano neanche due battute. Si rivolgono solo ad i figli: gli sistemano i grembiuli , gli controllano gli zaini, danno un occhio alla merenda per vedere se c’è ancora.
Ma loro? ? ? la coppia uomo-donna dov’è finita???? Niente.
Solo una squadra “perfetta”, una efficientissima organizzazione lava-asciuga-stira-cucina-scuola-piscina-nanna….
Ma non è finita qui.
Visto che alla scuola dei miei figli mi conoscono tutti e non avevo sinceramente voglia di farmi gli affari altrui, allora me ne sono andata in un'altra scuola elementare, mi sono vestita con un tailleur serio (per sembrare una vera ricercatrice/intervistatrice), ho preso una cartellina nera e una penna di quelle che fanno paura da quanto sembrano costose e, dopo che i figli venivano consegnati alle varie attivita’ scolastiche, mi sono messa a fare interviste.
Chiaramente qualcuno, alla domanda :”Ma la vostra vita sessuale com’è?” mi ha mandata a quel paese.
Giustamente. O forse no.
Ma a sorpresa qualcuno mi ha pure attaccato bottone.
Gli uomini soprattutto. (Forse erano attratti dal mio spacco vertiginoso). E hanno confermato quello che io avevo purtroppo visto nella scuola dei miei figli: indifferenza, noia, distacco.
Sospetti, ahimè, reali.
Ne ho fatte diverse di interviste. E tutte le persone avevano la stessa, identica giustificazione: “Siamo stanchi, non abbiamo tempo”.
Fortuna che almeno una coppia si è salvata. Sono arrivati insieme, di fretta, hanno salutato la figlia al volo e, finalmente, loro due, si sono dati un bel bacio prima di andarsene ognuno al proprio lavoro.
Non ho avuto bisogno di fargli alcuna domanda: erano bellissimi.
