Io quanto leggo queste notizie gongolo.
Perche’ leggere di una signora ricchissima, moglie di un signore altrettanto ricchissimo, che sceglie Firenze per dare alla luce il suo primo figlio, mi piace.
Ma mi piace ancora di piu’ che la signora in questione (si dice il peccato e non il peccatore) abbia scelto “Villa Donatello” ed abbia “noleggiato” un intero piano dell’edificio dove sosteranno anche assistenti, ostetriche portate da casa ed una baby sitter pronta all’uso da utilizzare appena il nascituro vedra’ la luce.
Cosi’ si fa…!
E mi piace ancora di piu’ che la signora, dopo il parto (ovviamente cesareo senno’ si soffre troppo) abbia deciso di “vivere” per 8 mesi in un meraviglioso resort, sempre a Firenze, pare il Four Season, ma non posso confermare.
Ebbene, a me questa signora piace.
Perche’ a noi comuni mortali i figli ci tocca farli negli ospedali pubblici, dopo due ore ci alziamo dal letto per cambiare il pannolino con quella pupu’ brutta brutta che fanno solo i bambini appena nati e la notte si debbono pure cullare perche’ piangono tanto. Almeno prima venivano tenuti nelle nursery per 3 giorni di fila e la mamma aveva tempo per riprendersi, adesso invece va tanto di moda la “rooming in” dove i piccoli vengono messi in camera con noi.
E da li’ in poi ti rendi conto che la vita ti cambia per sempre.
Al massimo, una volta uscite da lì, ci si trasferisce per una ventina di giorni da mamma’ e amen.
Io devo essere sincera. Il primo figlio l’ho fatto nel classico ospedale, nel classico modo, dopo tre giorni sono tornata a casa e via.
Per il secondo, invece, ho scelto una specie di clinica, ho fatto il parto in acqua nella supermega vasca idromassaggio che avevo in camera singola, la notte mi attaccavo al campanello quando la piccola peste piangeva.
L’infermiera ricordo mi disse che non eravamo in hotel con il servizio in camera e che il bambino aveva fame e che dovevo ovviamente pensarci io.
Ricordo che vennero a trovarmi le mie amiche del cuore, tutte agghindate per andare a cena fuori in quella sera d’estate, ricordo di aver desiderato i miei tacchi 12 e fuggire con loro.
La signora in questione avra’ sicuramente modo di prendere un aperitivo nell hall del Four Season, tra una poppata e l’altra. Ne sono certa. . .
