...da sempre, ogni giorno, nella mia vita accade qualcosa da raccontare.
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giovedì 29 marzo 2012
Anche gli uomini hanno la cellulite.
Strana la vita. A volte è buffa e divertente.
Proprio ieri girellavo per le strade del centro col mio meraviglioso e atletico fidanzato, in cerca di un completo elegante (per lui).
Mentre si provava giacche e pantaloni di ogni colore e fantasia, i signori addetti alle vendite, gli ripetevano sempre la stessa frase, in ogni negozio che abbiamo visitato.
"Lei ha una 52 per la giacca e una 48 per i pantaloni", riferendosi al fatto che il mio bellissimo uomo ha un bel po di muscoli nella parte superiore del corpo, e pancia piatta nella parte inferiore. Ecco il perche' del divario di taglia.
La cosa era molto simpatica perche', improvvisamente, mi sono ricordata di quando, tanto, tanto, tanto tempo fa, mi ritrovai in una situazione analoga, solo che al contrario.
Il mio accompagnatore (stranamente di non proprio bell'aspetto) cercava un abito elegante.
Ma in quell'occasione, il povero ragazzo non riusciva a trovare niente che andasse bene, perche' portava una 48 nella parte superiore e, ahime', una 52 nella parte inferiore.
Un vero e proprio "Barbapapà", che ovviamente mi lascio' alquanto divertita.
(Inutile dire che lo sventurato non ha avuto chances)
Ma almeno è stata una bella rivincita: alla faccia di chi dice che solo noi donne abbiamo la cellulite !!
giovedì 8 marzo 2012
TOKIO HOTEL
Spesso mi vengono in mente le mie avventure passate. E mi fanno sorridere.
Aprile 2010. Una mia carissima amica mi chiede di accompagnarla al concerto dei Tokio Hotel.
La Giulia è una fan sfegatata del gruppo, nonostante questi ragazzi abbiano si è no 60 anni in 4.
Comunque, un favore ad un amica non si nega e quindi accetto, anche se mi sento un tantino vecchia nel presentarmi al concerto: fiumi di adolescenti urlanti con poster e striscioni, tutti dedicati alla voce del gruppo, Bill Kaulitz, questo giovanotto effeminato dark/rock dal volto bellissimo.
Insomma, queste ragazze sono innamorate di lui, che tutto sembra tranne un vero macho. E fin qui ok. Contente loro.
La Giulia, non so come, riesce a trascinarmi sotto al palco (con mio notevole imbarazzo), conoscendo si e no un paio di canzoni, ascoltate dai miei figli, e quindi non posso neanche partecipare molto all'estasi generale. Ma la Giulia si' eccome, conosce a memoria tutte le canzoni, urla come una ragazzina a questo giovanissimo Bill Kaulitz ed io la guardo con occhi spaventati. Ma lei niente, sembra impazzita. E ringiovanita di almeno 20 anni.
Il potere della musica è questo.
Io, che il gruppo non l'ho mai studiato molto, mi accorgo che il chitarrista è identico al cantante: stesso volto, stessa corporatura, solo che i suoi capelli sono lunghissimi dread lock biondi ed il suo look è molto piu' grunge. Insomma, la Giulia inorridita da questa mia ignoranza sui componenti del gruppo, mi dice che lui è il fratello gemello di Bill, nome Tom Kaulitz, classe 1989, chitarrista del gruppo.
Non è male. Anzi direi che mi piace molto di più questo Tom, rispetto a Bill. Ed in più io ho una vera passione per tutto ciò che riguarda le persone gemelle in generale.
Facendo un paio di conti, mi rendo tristemente conto che questo giovane chitarrista ha ben 14 anni in meno di me però più lo osservo più mi piace. Ed è pure bravo.
Evviva la Giulia, mi sono divertita, grazie di avermi chiesto di venire.
Finito il concerto, andiamo a cena in un ristorante di Milano, superfigo e frequentatissimo da vip e ovviamente chi arriva a cena, con tanto di scorta e auto con i vetri oscurati?
I Tokio Hotel, ripuliti e profumati, con una decina di persone al seguito.
Io e la Giulia non siamo un granche', abbiamo jeans e canotta bianca, fortuna che in borsa la sorella della Giulia ci ha messo un paio di scarpe con tacco 14.
E vi assicuro che il giovanissimo Tom non mi ha fatto rimpiangere la differenza di età neanche per un minuto.
lunedì 5 marzo 2012
La nostra esistenza corre su facebook?
Facebook è divenuto una vera e propria vetrina della nostre vite.
Amori, tradimenti, amicizie, nascite, matrimoni, cene, pranzi, vacanze ed, infine, anche la morte.
Tutto on line, tutto perennemente condiviso con amici e non. Tutto ormai divenuto "social", tutto alla portata di tutti. Perchè, anche se ognuno di noi puo' decidere in piena autonomia cosa scrivere o non scrivere on line, l'istinto della condivisione è davvero molto forte. E allora via a pubblicare foto, sensazioni, stati d'animo, sogni, progetti, desideri.
Io, tra i miei amici di facebook, ho due persone che purtroppo non ci sono piu'. Ovviamente due giovani vite stroncate dall'ineluttabilità della morte. Due giovani vite che ancora "vivono" sul web, accompagnati ogni giorni da messaggi di condoglianze e manifestazioni d'affetto.
E sulle loro pagine ci sono ancora le loro foto, le loro informazioni personali, i loro passatempi e le loro frasi preferite. Inquietante.
Insomma, anche la morte, tramite facebook, vive sul web.
Ricordo ancora il mio adorato boss, scomparso due anni fa a neanche 40 anni.
Lui sapeva di morire, era malato. Cosi' decise di "cancellare" la sua presenza da facebook. Senza condividere niente.
Si cancello' e basta.
In silenzio e dignita'.
venerdì 2 marzo 2012
Benvenuta INVIDIA
Cari Lettori,
eccomi qua a raccontarvi cio' che anima le mie giornate.
Vi parlero' di un sentimento a me completamente sconosciuto. Fino ad oggi.
Per la prima volta in vita mia ho provato l'invidia, quella cosa che viene messa dentro ai 7 peccati capitali.
Ebbene, proprio oggi ne sono stata colpita in maniera improvvisa e disarmante. Avevo sempre creduto che fosse un sentimento terribile e raccapricciante, mentre, almeno per me, si tratta di "invidia buona".
Proprio oggi una delle mie piu care amiche, amica da quando sono nata, mi ha dato una splendida notizia. Nel giro di 2-3 mesi si trasferira' a Parigi, dove suo marito ha ottenuto una super milionaria promozione di lavoro.
Casa in centro, scuola internazionale per i due figli, auto, tutto a spese dell'azienda.
Suo marito è arrivato a casa e le ha detto:" Cara, dai le dimissioni, prepara le valigie, andiamo a vivere all'ombra della torre Eiffel".
E lei, adesso , passa le sue giornate a scegliere la scuola per i figli, la casa in cui vivere, le tende da abbinare e il divano da acquistare.
E gia' me la vedo, con i suoi lunghi capelli biondi, seduta su una panchina a mangiare un croissant caldissimo al burro e a visitare al mattino il meraviglioso e sublime museo d'Orsay.
Cazzo, ho pensato, finalmente un marito che ti da delle belle soddisfazioni, che ti fa salire l'adrenalina a 40 anni per riorganizzare tutta la vita in una nuova citta', nuovi amici, nuova lingua, nuove scarpe del Re parigino Chiristian Louboutin...
Un sogno.
Io la invidio profondamente e ovviamente muoio di felicita' per lei e per quel manager d'azienda (pure simpaticissimo) che ha sposato.
Sento i brividi su per la schiena, sono emozionata come se fossi al posto suo.
Fortuna che abito vicino all'aereoporto, Parigi aspettami....!
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