Spesso mi vengono in mente le mie avventure passate. E mi fanno sorridere.
Aprile 2010. Una mia carissima amica mi chiede di accompagnarla al concerto dei Tokio Hotel.
La Giulia è una fan sfegatata del gruppo, nonostante questi ragazzi abbiano si è no 60 anni in 4.
Comunque, un favore ad un amica non si nega e quindi accetto, anche se mi sento un tantino vecchia nel presentarmi al concerto: fiumi di adolescenti urlanti con poster e striscioni, tutti dedicati alla voce del gruppo, Bill Kaulitz, questo giovanotto effeminato dark/rock dal volto bellissimo.
Insomma, queste ragazze sono innamorate di lui, che tutto sembra tranne un vero macho. E fin qui ok. Contente loro.
La Giulia, non so come, riesce a trascinarmi sotto al palco (con mio notevole imbarazzo), conoscendo si e no un paio di canzoni, ascoltate dai miei figli, e quindi non posso neanche partecipare molto all'estasi generale. Ma la Giulia si' eccome, conosce a memoria tutte le canzoni, urla come una ragazzina a questo giovanissimo Bill Kaulitz ed io la guardo con occhi spaventati. Ma lei niente, sembra impazzita. E ringiovanita di almeno 20 anni.
Il potere della musica è questo.
Io, che il gruppo non l'ho mai studiato molto, mi accorgo che il chitarrista è identico al cantante: stesso volto, stessa corporatura, solo che i suoi capelli sono lunghissimi dread lock biondi ed il suo look è molto piu' grunge. Insomma, la Giulia inorridita da questa mia ignoranza sui componenti del gruppo, mi dice che lui è il fratello gemello di Bill, nome Tom Kaulitz, classe 1989, chitarrista del gruppo.
Non è male. Anzi direi che mi piace molto di più questo Tom, rispetto a Bill. Ed in più io ho una vera passione per tutto ciò che riguarda le persone gemelle in generale.
Facendo un paio di conti, mi rendo tristemente conto che questo giovane chitarrista ha ben 14 anni in meno di me però più lo osservo più mi piace. Ed è pure bravo.
Evviva la Giulia, mi sono divertita, grazie di avermi chiesto di venire.
Finito il concerto, andiamo a cena in un ristorante di Milano, superfigo e frequentatissimo da vip e ovviamente chi arriva a cena, con tanto di scorta e auto con i vetri oscurati?
I Tokio Hotel, ripuliti e profumati, con una decina di persone al seguito.
Io e la Giulia non siamo un granche', abbiamo jeans e canotta bianca, fortuna che in borsa la sorella della Giulia ci ha messo un paio di scarpe con tacco 14.
E vi assicuro che il giovanissimo Tom non mi ha fatto rimpiangere la differenza di età neanche per un minuto.
