Facebook è divenuto una vera e propria vetrina della nostre vite.
Amori, tradimenti, amicizie, nascite, matrimoni, cene, pranzi, vacanze ed, infine, anche la morte.
Tutto on line, tutto perennemente condiviso con amici e non. Tutto ormai divenuto "social", tutto alla portata di tutti. Perchè, anche se ognuno di noi puo' decidere in piena autonomia cosa scrivere o non scrivere on line, l'istinto della condivisione è davvero molto forte. E allora via a pubblicare foto, sensazioni, stati d'animo, sogni, progetti, desideri.
Io, tra i miei amici di facebook, ho due persone che purtroppo non ci sono piu'. Ovviamente due giovani vite stroncate dall'ineluttabilità della morte. Due giovani vite che ancora "vivono" sul web, accompagnati ogni giorni da messaggi di condoglianze e manifestazioni d'affetto.
E sulle loro pagine ci sono ancora le loro foto, le loro informazioni personali, i loro passatempi e le loro frasi preferite. Inquietante.
Insomma, anche la morte, tramite facebook, vive sul web.
Ricordo ancora il mio adorato boss, scomparso due anni fa a neanche 40 anni.
Lui sapeva di morire, era malato. Cosi' decise di "cancellare" la sua presenza da facebook. Senza condividere niente.
Si cancello' e basta.
In silenzio e dignita'.
