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martedì 20 dicembre 2011

...MY SPIRIT IS FREE . . .




Stanotte non riesco a dormire, quindi mi metto a scrivere un po.
Pensieri riguardanti la  liberta', la solitudine, l'indipendenza, l'amore, la noia, la passione, la fedelta'...
Sono andata a cercare la parola "spirito libero" su wikipedia e l'unica cosa che riesce a darmi è il titolo di una canzone di Giorgia.
Quindi la questione è molto seria.
Perche' è proprio di spiriti liberi che desidero parlare.
Che cos'è uno spirito libero?
Uno spirito libero è colui/colei che vive in un mondo tutto suo, che crede nella sua indipendenza e nella sua forza, che non si lascia imprigionare da stereotipi o modelli inutili, che vive le passioni come se fosse la prima volta, che si butta nelle cose con entrambe le gambe, le braccia e le mani (e a volte se le brucia), che ama incondizionatamente ed anche incoscientemente, che cambia idea senza timore, che spesso è impulsivo/a ma che gode degli istanti che la vita offre. In una parola: NON HA PAURA.
Gli spiriti liberi non hanno paura, non hanno paura, non hanno paura.
E non fuggono mai davanti a niente e a nessuno.

Buonanotte ♥



lunedì 5 dicembre 2011

...I BAMBINI CHE NASCONO COSI'. . .




Io quanto leggo queste notizie gongolo.
Perche’ leggere di una signora ricchissima, moglie di un signore altrettanto ricchissimo, che sceglie Firenze per dare alla luce il suo primo figlio, mi piace.
Ma mi piace ancora di piu’ che la signora in questione (si dice il peccato e non il peccatore) abbia scelto “Villa Donatello” ed abbia “noleggiato” un intero piano dell’edificio dove sosteranno anche assistenti, ostetriche portate da casa ed una baby sitter pronta all’uso da utilizzare appena il nascituro vedra’ la luce.
Cosi’ si fa…!
E mi piace ancora di piu’ che la signora, dopo il parto (ovviamente cesareo senno’ si soffre troppo) abbia deciso di “vivere” per 8 mesi in un meraviglioso resort, sempre a Firenze, pare il Four Season, ma non posso confermare.

Ebbene, a me questa signora piace.

Perche’ a noi comuni mortali i figli ci tocca farli negli ospedali pubblici, dopo due ore ci alziamo  dal letto per cambiare il pannolino con quella pupu’ brutta brutta che fanno solo i bambini appena nati e la notte si debbono pure cullare perche’ piangono tanto. Almeno prima venivano tenuti nelle nursery per 3 giorni di fila e la mamma aveva tempo per riprendersi, adesso invece va tanto di moda la “rooming in” dove i piccoli vengono messi in camera con noi.
E da li’ in poi ti rendi conto che la vita ti cambia per sempre.
Al massimo, una volta uscite da lì, ci si trasferisce per una ventina di giorni da mamma’ e amen.

Io devo essere sincera. Il primo figlio l’ho fatto nel classico ospedale, nel classico modo, dopo tre giorni sono tornata a casa e via.

Per il secondo, invece,  ho scelto una specie di clinica, ho fatto il parto in acqua nella supermega vasca idromassaggio che avevo in camera singola, la notte mi attaccavo al campanello quando la piccola peste piangeva.

L’infermiera ricordo mi disse che non eravamo in hotel con il servizio in camera e che il bambino aveva fame e che dovevo ovviamente pensarci io.

Ricordo che vennero a trovarmi le mie amiche del cuore, tutte agghindate per andare a cena fuori in quella sera d’estate, ricordo di aver desiderato i miei tacchi 12 e fuggire con loro.

La signora in questione avra’ sicuramente modo di prendere un aperitivo nell hall del Four Season, tra una poppata e l’altra. Ne sono certa. . .


lunedì 28 novembre 2011

L'inesorabile scorrere del tempo




Da quando sono innamorata mi sono venute fuori, purtroppo, delle fobie che prima non avevo.
Ovvero la paura maledetta di non avere abbastanza tempo per poter assaporare le gioie della vita.
Di non poter trascorrere abbastanza tempo con l'uomo dei miei sogni.
Di non poter avere abbastanza tempo per realizzare i miei sogni.
Di avere una malattia improvvisa o un incidente e di non poter veder crescere i miei figli.
Vorrei firmare un contratto con chi si occupa di queste cose e poter assicurare la mia vita per almeno altri 60 anni.
Trascorro il mio tempo felice pensando che mi spoglierei di tutti i miei beni per fare in modo che le mie giornate fossero sempre uguali fino a che non lo decida io.
Io non voglio invecchiare ed invece sta succedendo.
Io non voglio che il tempo passi cosi' in fretta ed invece sta succedendo.
Io non voglio morire e perdere tutto.
Possibile che non esista un modo per restare giovani e sani per l'eternita'?
Mio figlio di otto anni, saggio e a tratti angosciante, è saltato fuori con questa affermazione:"Mamma la vita se non finisse mai sarebbe noiosa".

Io preferirei annoiarmi a morte, ma rimanere qui, per sempre e vedere il sole e poi la pioggia e poi di nuovo il sole e poi la pioggia.

Sempre.
W la vita...

lunedì 7 novembre 2011

...Amore vuol dire amicizia?





Adoro scrivere di notte, quando i miei figli dormono, proprio come i veri scrittori, con una tazza di caffè fumante (io caffelatte...). Fuori piove e tutto è ancora piu' intrigante. Stare davanti a questo schermo del mio pc è emozionante. Io non l'ho mai considerato "freddo", il monitor di un computer. Perche' io, davanti a questo schermo, sento forti vibrazioni, calore, emozioni.
Tutto fuorche' freddo.
Anzi, me ne sto in canottiera e shors azzurri perche' scrivere mi fa sempre un pò sudare mani e piedi, mi regala piccole scosse di adrenalina. Mi fa battere il cuore come poche altre cose (una è stare col mio meraviglioso fidanzato che è anche il mio piu' grande fan e sicuramente leggera' questo articolo).
E quindi eccomi qua, ovviamente a scrivere di cio' che mi è successo stasera, a parlarvi di un argomento a me molto caro, che sempre piu' spesso mi lascia perplessa, delusa e amareggiata: l'amore.
Stasera ho incontrato un vecchio amico, sposato, con tre figli, una compagna da 13 anni e tanta, tanta voglia di evasione.
Ed eccolo li', pronto a raccontarmi tutta la sua storia, la voglia di emozione, il desiderio di avventura.
E poiche' gli uomini si sa, non sono neanche tanto bravi a fare le cose di nascosto, ecco che è pure stato scoperto.
Ovviamente noi donne siamo sempre pronte a perdonare, a credere a qualche scappatoia, ad immaginare che le cose "non sono come sembrano".
Stavo li', col fiato in gola, a scuotere la testa, ad ascoltarlo senza parlare. Perche', intanto, a casa con i figli ci dobbiamo rimanere sempre noi. E diciamoci la verita': un uomo in casa fa sempre comodo quando si hanno dei figli piccoli e trovare il coraggio di rimanere sole è davvero impensabile.
A me queste cose fanno sempre imbufalire.
E quindi mi sono messa a riflettere su questo atteggiamento diffuso tra tutte le persone che conosco.
Perche', quando due persone si innamorano, iniziano un percorso di vita insieme, fanno dei figli, poi, inesorabilmente, si allontanano lentamente senza neanche accorgersene?
La nostra generazione è cresciuta con una concezione troppo perfetta dell'amore. I nostri genitori stanno insieme da 40 anni, abbiamo creduto che l'amore fosse una passeggiata, non abbiamo neanche lontanamente immaginato che, invece, ci vuole sacrificio per costruire qualcosa con qualcuno.
E gli uomini purtroppo sono immaturi. E nel loro dna c'è l'istinto a cacciare, sempre e comunque.
Noi donne bisognerebbe capire questa cosa e metterla in conto ogni volta che ci innamoriamo di un uomo e ci facciamo un figlio insieme. Cosi' almeno riusciremmo a risparmiarci qualche sofferenza.
Basterebbe che i signori maschi si ricordassero una semplice cosa. Noi siamo le loro compagne, le loro amiche.
Basterebbe ricordare che c'è un uomo di nome Sean Connery, amato ed idolatrato dalle donne di tutto il pianeta, che nonostante questo è felicemente sposato dal 1973 con la sua splendida moglie pittrice.
"Oltre ad essere la mia compagna di vita e la mia amante, lei prima di tutto è la mia migliore amica", ha sempre dichiarato lo 007 piu' bello del mondo.
E la stessa cosa, poche settimane fa, l'ha detta il cantante Seal, sposato con la bellissima Heidi Klum.
" Un vero uomo non puo' rinunciare ad un amico. Mai. E mia moglie è la mia piu' cara amica. La migliore che io abbia mai avuto in vita mia".
Che belle parole. . . !
Magari i nostri uomini dovrebbero concentrarsi su questo. Che un vero amico non si tradisce mai.


mercoledì 2 novembre 2011

...DREAMING LONDON...




Stanotte ho fatto un sogno. Ho sognato di prendere un aereo e di trovarmi nel centro di Londra (evitando ovviamente gli spostamenti con treno, metro' e taxi). Ero gia' in Piccadilly Circus, con il naso per aria a fare il giro di 360 gradi su me stessa, osservando con  meravigliata emozione quella piazza piena di persone.
Amo Londra.

Il sogno mi ha riportata indietro nel tempo, a quando, non ancora 21enne, decisi di visitare per la prima volta quella magica citta', sperando di riprendermi da un "amore" finito....(capirai, a 21 anni....!!!)

Ovviamente l'esperimento funziono' alla grande, quell'esperienza fu meravigliosa.
Ricordo che decisi di partire da sola e che poi non so come mi trovai con tre fantastiche compagne di viaggio, Teresa, Fernanda e Romina.
Ricordo la casa in affitto vicino a King's Road, poco lontana dalla stazione di Sloane Square....quella casa a due piani con la moquette a pelo lungo arancione.
Ricordo che in quella casa trovammo tre ragazzi che nel giro di tre giorni finirono tutti i soldi e furono costretti a tornarsene a casa e quindi diventammo noi padrone assolute della dimora.
Ricordo gli stivali blu glitterati e i sabot neri lucidi altissimi che comprai a Camden Town.
Ricordo che a fine vacanza scoprii che il biglietto della metropolitana valeva anche sui bus.
Ricordo che per la prima volta entrai in un sexy shop e invece di comprare sex toys feci una scorta di popper e, tutte le mattine, io e le mie amiche a colazione facevamo un giro di buon inizio giornata (...folli...!).
Ricordo che ognuna di noi torno' a firenze in tempi diversi e che tutte ci sentivamo come a casa.
Ricordo che comprai i primi pantaloni di pelle neri, aderentissimi, molto rock n' roll...
Ricordo che trascorsi una focosa notte di passione con un calciatore poi divenuto famosissimo.
Ricordo che me ne tornai in Italia senza un filo di voce ed i miei genitori, in aereoporto, si preoccuparono non poco del mio stato di salute...(ovviamente stavo alla grande).
Ricordo, e questa è la cosa piu' importante, che mi sentivo immortale....e forse lo ero davvero.
La giovinezza è un piccolo assaggio di immortalita'.


venerdì 28 ottobre 2011

...LUPI & VAMPIRI...




Qualche sera fa, approfittando di un raro, rarissimo momento di solitudine, senza figli e senza fidanzato, ho approfittato per godermi i 40 euro mensili che spendo per avere SKY e che, in realta', solo i miei bambini usano per vedere i cartoni no stop.
Ebbene, con grave ritardo, ho finalmente visto i primi due episodi di TWILIGHT che, ahime', non ero mai riuscita a vedere. Lo so che c'è anche il terzo e che tra poco uscira' il quarto, ma io non ho fretta.
Non mi entusiasmano molto i film di vampiri e licantropi ma quella storia, beh, mi ha dato delle belle scosse emotive, mi ha letteralmente catapultata nel film nel ruolo di Bella...contesa tra un vampiro e un lupo niente, ma proprio niente male. (Proprio come me)
Ed è proprio di quel lupo che vorrei parlare.
Il lupo in questione, Jacob, selvaggio e bellissimo, caldo e rassicurante a Bella piace molto, e secondo me non c'è proprio paragone tra lui ed il vampiro Edward, freddo, lunatico, introverso.
A me quel lupo ricorda qualcuno. E ovviamente anche il vampiro mi ricorda qualcuno. Ma molto molto bene.
Pare che Bella alla fine scelga il vampiro.
Io invece ho scelto il lupo...
Il mio meraviglioso e bellissimo lupo.

giovedì 6 ottobre 2011

...QUELLA STREGA CHE E' IN ME . . .


Fortuna che non sono nata nel Medievo. A quest'ora sarei gia' stata bruciata viva da un pezzo.
Le donne di allora che erano intrapendenti, ribelli, forti, coraggiose, sessualmente disinibite, intelligenti, belle, sensuali erano considerate pericolosissime.
Tanto pericolose da doverle eliminare nel peggiore dei modi.
Non è cambiato molto, anche se sono trascorsi almeno 700 anni. Certo nessuno brucia piu' una donna cosi', ma i pregiudizi sono ancora molto forti e presenti.
Una "strega" di oggi è una donna che va dritta per la propria strada, che sceglie di solito il percorso piu' difficile, che spesso conta sulla proprie forze, che non accetta compromessi, che è stanca ma sembra sempre bella e accattivante, che ha una luce particolare negli occhi. Quello sguardo che in molti considerano troppo furbo. Quello sguardo che molti non riescono a sostenere.
Le streghe di oggi sono donne sensibili, che si commuovono guardando un film, che pensano e ripensano ad una frase letta in un libro, che sognano l'amore sempre e comunque, che danno un bacio ad uno sconosciuto incontrato in riva al mare, che cantano a squarciagola in auto, che camminano scalze per strada, che giocano nell'erba, che fanno l'amore sotto la luna e sopratutto...che guardano gli altri dritti negli occhi.

martedì 4 ottobre 2011

PASSEGGIANDO A TEMPO DI NOIA...



C'è una cosa, nella mia vita, che da qualche tempo, forse molto, è ormai sparita e mi manca sempre di piu'.
Una cosa che molte, moltissime persone sfuggono come la peste, che odiano come quando si perdono le chiavi di casa o come quando si rompono le buste della spesa mentre comincia a piovere.
Una condizione umana che la categoria di persone solitamente senza figli non riesce proprio ad amare.
Signori e signore vi presento la NOIA.
La noia è quella cosa che ti fa girellare per casa a caccia di the e biscotti, che ti fa fare zapping sul divano con i piedi distesi sulla chaise lounge, che ti fa leggere una pagina qua e la' di qualche rivista, che ti fa sbadigliare ogni 2/3 minuti, che ti fa lavare i capelli e finalmente lisciarli a modino, che ti fa venir voglia di telefonare per 40 minuti a qualcuno scelto a caso nella rubrica del cellulare.
E ancora, è quella meravigliosa e rigenerante cosa che ti fa riordinare i cassetti degli slip e ti fa riguardare le vecchie foto, che ti fa ascoltare quel vecchio album che non hai mai tempo di sentire, che ti fa controllare l'oroscopo e, meraviglia delle meraviglie, ti fa dormicchiare senza guardare l'orologio.
E se magari fuori piove allora si' che la cosa diventa sublime.
Ma anche col sole va bene lo stesso.
Io, spesso, sorrido quando le mie amiche mi comunicano di aver trascorso un pomeriggio noioso o una domenica dove niente è successo.
Sorrido, perche' io devo sempre correre a destra e a sinistra e non ho mai tempo per annoiarmi un pò.
Io amo la noia e la considero preziosa come un rubino. Rigenerante come l'aria fresca del mattino.
Non abbiate paura di annoiarvi, gente...la noia è semplicissima.
E nel semplice, si nasconde il divino.

lunedì 3 ottobre 2011

LOSING MY RELIGION...




Ultimamente rifletto molto sulla morte, la vita, l'eternita', la religione.
Io e mio padre, proprio ieri, ci siamo addentrati in una conversazione molto profonda su questi temi, spinti da mio figlio maggiore (8 anni) che ci ha chiesto che cosa fosse la "prima comunione".
Io, come ha fatto mio padre con me tanti anni fa, non ho battezzato i miei figli e neanche gli ho iscritti all'insegnamento della religione cattolica nelle aule scolastiche perche' ho sempre ritenuto "politicamente corretto" non influenzarli con le mie idee e quindi, lasciarli liberi, un giorno, di decidere a quale religione appartenere o non.
E proprio ieri, ribadendo il fatto che io e mio padre siamo atei e che non crediamo a niente dopo la morte, ho avuto una folgorazione improvvisa.
Ho "invidiato" un pò coloro che, invece, credono a qualcosa dopo la vita terrena, perche' (ora diro' una cosa forte) credere a babbo natale ha sempre il suo fascino e rende la vita sicuramente migliore di chi non crede affatto.
La religione è la piu' grande invenzione dell'uomo, per non impazzire al pensiero terribile che un giorno saremo cibo per i vermi. E poi piu' neanche quello.
Chi come me e mio padre è cosi' razionale vive la vita con spietata lucidita' e triste rassegnazione.
E allora mi sono chiesta:" E' giusto privare i miei figli di una "dolce" illusione, che potrebbe aiutarli a vivere un pò piu' serenamente?" Oppure è comunque una presa di giro, una visione irreale della vita?
Sinceramente non me la sento di mentire su una cosa cosi' importante.
E' meglio la piu' terribile verita' che la migliore bugia. Sempre e comunque.
E, allora, proprio ieri che mio padre festeggiava il suo compleanno, mi ha fatto un regalo: un libro intitolato "L'attimo fuggente e la stabilita' del bene" di Salvatore Natoli.
Un libro per menti libere, senza condizionamenti.
Buon compleanno caro babbo. Grazie del regalo.

mercoledì 28 settembre 2011

...QUELLA DOLCE PAURA DEL NUOVO..



Proprio ieri pomeriggio, con i miei figli, notavo la quantita' di "famiglie allargate" presenti ai giardinetti sotto casa.
Tanti, tantissimi genitori dei compagni di scuola dei miei cuccioli che, dopo matrimoni o convivenze finite, hanno avuto la coraggiosa idea di risposarsi e addirittura fare altri figli con i nuovi partners.
Tutti insieme appassionatamente, vecchi e nuovi arrivi.
E, ovviamente, la mia mente ha cominciato a vagare, portandomi a fare il solito gioco di quando ero bambina: un foglio bianco "virtuale" diviso a meta', con un parte piena di SI e l'altra piena di NO.
Vi confido che mi sono persa.
Mi chiedevo se le persone esaminate avessero peccato di superficialita' o di pazzia nel ributtarsi con mani e pieni in una nuova storia d'amore, nel ricostruire una famiglia con tutti gli inconvenienti che inevitabilmente ne escono fuori.
O se invece la voglia di amare e di buttarsi indietro il passato abbiamo avuto la meglio e abbiano dato una grandissima dose di coraggio per compiere questo passo.
Ci sto ancora riflettendo.
Io personalmente ammetto di avere ancora molta, moltissima paura nell'affrontare una nuova storia d'amore.
La paura piu' grande è quella di perdere di nuovo l'uomo che amo, di scoprire un giorno di non essere piu' ricambiata.
E' una cosa che non potrei sopportare, mi sento mancare il fiato solo al pensiero di questa possibile eventualita'.
Cosi', me ne resto un pò dentro ed un pò fuori ed intanto ascolto il mio cuore. Che, con questa piccola dolce paura, batte piu' forte.

venerdì 9 settembre 2011

Morbo & Dolcetti...




Sono reduce da 5 giorni di ricovero ospedaliero per colpa della mia odiosa malattia, il morbo di Chron.
Questa volta non me la sono vista bene.
La malattia regna sovrana nei momenti di stress, viaggia indisturbata attraverso il mio corpo togliendomi da tutte le mie normali attivita', che sono tante.
E ogni volta che la malattia si "sveglia", è inevitabile chiedermi quale sia il motivo di questa terribile sciagura che si è scagliata contro il mio corpo.
Perche', purtroppo, non si guarisce mai. E addirittura, sempre purtroppo, non sanno spiegare bene le cose neanche i medici. Anzi ti consolano dicendo che chi ha questo morbo di solito è una persona molto bella fuori e dentro, un pò sopra le righe, troppo sensibile. Proprio cosi': troppo sensibile agli eventi e agli stimoli esterni.
Troppo intelligente, troppo profonda, troppo di tutto.
Wow....
Bella consolazione.
Comunque, durante questi cinque giorni, ho avuto l'estremo piacere di incontrare una ragazza meravigliosa, mia compagna di stanza, anche lei afflitta da questa inacettabile seccatura.
Ed in effetti, tutte le belle qualita' che vengono associate ai portatori di questa malattia, in lei erano vigili e presenti.
Dolce, carina, sensibile, con delle grandi qualita': creatrice di dolci straordinari. Di quelli che appena li vedi ti fanno stare subito bene, anche senza assaggiarli.
Dolci con un'anima dentro che va' al di la' di una semplice torta.
Spero di assaggiarli presto, perche' chi fa dei dolcetti cosi', non puo' che farli con il cuore.
Ed incontrare persone cosi' fa sempre bene.

giovedì 11 agosto 2011

...IO & MIO PADRE, UNA SERA D'ESTATE...



Trascorrere le vacanze estive nella vecchia casa di famiglia al mare, mi riporta spesso indietro nel tempo, a quando ero piccola e passavo dei momenti preziosi con il mio bellissimo, forte e saggio babbo.
Ho ritrovato una vecchia foto di me e mio padre che passeggiavamo sulla spiaggia, in una giornata di mare mosso, dove io, ricordo, non me ne stavo mai zitta e lui, paziente, rispondeva ad ogni mia' domanda.
Adesso mio padre ha quasi 80 anni, è anziano e non ha piu' quei muscoli forti che a me piacevano tanto quando mi prendeva in braccio, non ha piu' quell'allegria di un tempo, è diventato sordo e taciturno, magro e lento nei movimenti.
Cosi' ho riflettuto un pò su tutte le cose che, nella mia vita, ho fatto con lui e mi sono resa conto che tutti i miei ricordi risalgono almeno ad una ventina di anni fa.
Abbiamo fatto tuffi in mare, costruito aquiloni e pure una barca di legno, abbiamo sciato e studiato chimica insieme, abbiamo fatto lezioni di guida, e visitato tantissimi musei, comprato un sacco di libri ogni sabato mattina della mia infanzia, abbiamo colto fichi e tinteggiato le panchine di casa, abbiamo corso una sola volta insieme dove io non riuscivo a stargli dietro.
Ma non abbiamo mai fatto un viaggio insieme e neanche mai visto un film al cinema, mai stati al ristorante soli io e lui, mai andati a fare shopping (impossibile, visto che lui compra solo libri), mai preso un aereo insieme, mai andati una sera a bere un cocktail.
Cosi', l'altra sera, gli ho chiesto di uscire. Soli io e lui. A bere qualcosa nella piazzetta di Castiglioncello, dove ci sono un sacco di locali alla moda e divertenti.
Lui, lì per lì, non ci voleva credere e non voleva venire, ma poi, sotto sotto, lo vedevo che era contento e si è pure vestito elegante. E quei suoi occhi blu sorridevano un pò. La maglia a righe gli calzava a pennello e ha pure chiesto come stava a mia madre.
Abbiamo girellato a piedi nella piazzetta, parlato di un sacco di cose, discusso di molti argomenti su cui non siamo mai d'accordo.
Nel locale alla moda non ci siamo mai andati. Lui voleva prendere un gelato, di quelli col cono con tanta cioccolata e crema.
"Sono vecchio, e i vecchi tornano bambini, i coktail te li bevi per conto tuo.
E cosi', felice e contento, si è gustato il suo gelato, ed io, finalmente, mi sono impressa nella mente e nel cuore un ricordo recente di mio padre.
Anziano ed elegante, a braccetto con me.

mercoledì 27 luglio 2011

ADAMO, EVA & LE TENTAZIONI


Proprio ieri il mio bellissimo fidanzato mi ha confidato di aver resistito senza sforzi ad una dolce tentazione.
Ovviamente io ho tutta una serie di dubbi e insisto a dire che, nel caso lui abbia davvero rinunciato ad una avventura di una notte per me, il solo motivo è che tra me e lui la passione è ancora "fresca", la nostra storia è agli inizi e quindi ci puo' stare. Almeno spero.
Pero' mettiamo il caso, che il rapporto sia stato di lunga data, che tra me e lui la storia fosse ormai consolidata. Che il fattore "novita'" avesse potuto risvegliare gli istinti primitivi.
Che cosa sarebbe successo se una bella ed intrigante "Eva" qualsiasi avesse tentato di fargli  mangiare la famosa, peccaminosa mela???
La mia teoria è sempre la stessa. Gli uomini "sanno resistere a tutto, tranne che alle tentazioni", come diceva il poeta maledetto, Oscar Wilde.
L'essere umano è fatto per peccare, aggiungerei.
Sopratutto se una bella donna si fa trovare pronta e disponibile senza neanche dover fare troppa fatica per conquistarla.
Se devo essere sincera, io mi fido poco del genere maschile.
E, sopratutto, mi fido poco delle donne. E quindi, faro' la coraggiosa, e provero' a pensare a cosa avrei fatto io se un bellissimo uomo mi fosse capitato, per sbaglio, nel letto.
Non faccio l'ipocrita, quindi, quando mi capitera', vedro' che cosa fare. Decidero' sul momento.
Mica posso rispondere cosi', davanti allo schermo di un freddo pc.
Le cose bisogna viverle sulla pelle, o no?
"La vera fedelta' è quella verso noi stessi". Vogliamoci bene.

martedì 26 luglio 2011

FINCHE' MORTE NON CI SEPARI...




Per fortuna non mi sono sposata in chiesa e non ho giurato fedelta' finche' morte non ci separi. Il rito civile non lo prevede.
E' gia' qualcosa.
Oggi sono andata in tribunale con mio marito per le pratiche di separazione "consensuale", senza avvocato.
Tutto apparentemente molto easy, con tanto di champagne prima di entrare, per rompere il ghiaccio.
Al terzo piano c'è l'ufficio separazioni, tre moduli da compilare e via. Una vita insieme chiusa e sistemata.
Sono rimasta colpita dal primo modulo: richiesta per "procedimento esaurito". "Procedimento" sta per matrimonio, "esaurito" sta per fine.
Cavolo, ho pensato, sembra di compilare una lettera di licenziamento.
Tutto cosi' semplice da sembrare troppo bello o, al contrario, tutto estremamente spietato e folle.
Giuro di aver vacillato per qualche secondo. Ho pure dato colpa allo champagne, all'inizio. Ma poi mi sono resa conto che quei tre moduli da compilare rappresentavano una storia d'amore finita male, un vero e proprio "procedimento esaurito".
Duro e doloroso da accettare, pero' reale.
Per una volta la burocrazia nel nostro paese ha dato giustizia ad una storia d'amore da chiudere una volta per tutte, senza perdere troppo tempo. Per voltare pagina, magari aprire un "nuovo procedimento", chi lo sa...
E forse anche per far sembrare la cosa meno grave di quello che è.
Perche' la vita stessa è un intero "procedimento".
Tutto nasce e poi finisce.
L'importante è che cio' che sta nel mezzo venga vissuto sempre al massimo. Senza risparmiarsi mai.
La vita è una sola, viviamola bene. Anche a costo di compilare un modulo di procedimento esaurito.
E poi...altro giro, altra corsa....
Come diceva quel proverbio? Morto un papa....




lunedì 25 luglio 2011

GRAZIE A TUTTI...THANK YOU!





RINGRAZIO PUBBLICAMENTE I MIEI FANS CHE LEGGONO IL MIO BLOG DALL'AMERICA, SPAGNA, INGHILTERRA, GERMANIA, INDIA...

GRAZIE DAVVERO!!!

THANKS TO MY FANS FROM USA, SPAIN, ENGLAND, GERMANY AND INDIA!!!
THANKS A LOT!!! LOVE YOU !!!

domenica 24 luglio 2011

...ciao AMY WINEHOUSE...



"Love is a Losing game" e' assolutamente una delle canzoni piu' belle mai ascoltate fino ad ora.

Amy mi è sempre piaciuta molto: irriverente, non troppo educata, mai lucida, sempre disinteressata al proprio successo planetario.
Ed infatti non ha mai fatto nulla per conservarlo, quel successo.
La fama pero' le è sempre spettata di diritto. Per forza, con una voce cosi', mi sembra ovvio.
In un mondo, quello della musica, in cui tutti sgomitano e si boiocottano a vicenda, lei se ne stava tranquilla (per modo di dire), impegnata a vivere come desiderava, incurante che tutti i suoi eccessi l'avrebbero condotta alla morte.
Troppo presto morire a 27 anni. Troppo triste morire per un cocktail micidiale composto da ogni droga possibile ed immaginabile. Troppo assurdo sballarsi per un intera notte completamente sola.
Davvero strano che nessuno sia riuscito a fermarla.
Qualche tempo fa su youtube circolava quel video imbarazzante del suo (ultimo) concerto a Belgrado in cui lei appare pazzamente ubriaca, strafatta, incontrollata, incapace di cantare e di stare in piedi senza barcollare.
E allora io mi chiedo come sia possibile che il team di manager che controllavano e rappresentavano Amy Winehouse nell'industria musicale, se ne siano stati fermi, immobili, incompetenti davanti ad una talentuosa artista e che l'abbiamo fatta salire sul palco in quelle condizioni.
La cosa non mi convince. Un pò come se Valentino Rossi salisse sulla moto, prima di una gara, completamente fatto. I manager della Ducati gli permetterebbero una cosa del genere? Credo di no.
Due belli schiaffoni non glieli toglierebbe nessuno.
E poi, dopo un mese poco piu' da quel disastroso concerto, ecco che Amy muore.
Strano, no? forse anche scontato.
E allora a me, che ho sempre molta fantasia, piace pensare che sarebbe bello che fosse tutta una messinscena e che la nostra bizzarra Amy non abbia fatto tutto per togliersi di mezzo il peso, ormai ingestibile, di un successo troppo ingombrante.
E se devo dirla tutta, mi piace immaginarla all'ombra di una palma, su una bella spiaggia dei Caraibi, che se ne sta beata a leggere il giornale, prendendosi gioco di noi. Magari con un vicino di ombrellone di tutto rispetto: un anziano signore di nome Jim....un tale che scrisse tanto tempo fa un'altra canzone meravigliosa: "Light my fire"...
Ciao AMY...!


lunedì 4 luglio 2011

QUANDO GLI UOMINI HANNO PAURA...





Spesso mi capita di vedere in giro uomini che amano si' le belle donne, emancipate, disinvolte, indipendenti, intelligenti ma che in, realta', ne hanno estremamente paura.
Sognano donne cosi' ma se ne stanno ad almeno una trentina di metri di distanza, e scelgono compagne meno "pericolose".
Piu' "contenute", meno esplosive.
A me quegli uomini li' fanno un pò ridere, se non peggio.
E forse mi fanno anche un pò incazzare perche' purtroppo, per certi versi, siamo ancora indietro anni luce dalla parita' tra i sessi.
E potrei anche aggiungere che hanno troppo, tanto timore di donne cosi', perche' sono assolutamente inadeguati in questo ruolo.
Per farla breve, non sanno starci dietro (ebbene si', mi metto anche io in questo gruppo, modestamente) e allora giocano la carta della "fuga" o peggio la carta della "paura" o peggio del "contrattacco".
E allora cari uomini, scegliete pure donne assolutamente "rassicuranti" e "prevedibili" ma sappiate che continuerete per sempre a sognare quelle splendide creature "pericolosissime" che tanto temete. NOI....

QUANDO LA MORTE RIACCENDE LA VITA...



Poco piu' di un anno fa è morto il mio adorato boss. Giovane, bello, simpatico, brillante, gentiluomo, affascinante, sincero.
Da un giorno all'altro si è ammalato dall'alto del suo metro e 86 di altezza, quel fisico atletico a poco a poco si è spento, senza un motivo plausibile: cancro. Un cancro terribile e veloce che lo ha portato via in meno di sei mesi.
Eppure lui non ha mai perso la sua voglia di vivere e scherzare, la voglia di partecipare ai giochi della vita anche se lui, purtroppo, non era piu' in gara. Mi ricordo ancora il suo profumo, aspro e vivace, che lo ha accompagnato fino alla fine, quando in ospedale lo salutai per l'ultima volta. Eppure profumava di buono anche quel giorno li' e di solito chi sta per morire non ha di certo un buon odore.
Ricordo le feste e le cene tutti insieme, ricordo quando mi riaccompagnava a casa personalmente se avevo bevuto troppo e guai a chi faceva il cascamorto.
Ricordo, quando d'estate, scendeva al bar sotto l'ufficio e comprava ghiaccioli all'amarena per tutti.
Ricordo la torta al cioccolato per il mio compleanno e i giorni di vacanza regalati ogni tanto.
Ricordo che, poco prima di morire, mi disse :"Barbie, la morte è la cosa piu' difficile da accettare, almeno rendiamo semplice la vita, non aver paura...io dovrei averne, mica tu".
E cosi' e' stato.
Grazie a lui ho avuto il coraggio di eliminare tutte le cose non semplici della mia vita, ho tentato di vivere senza pesi e senza misure.
La sua morte ha cambiato la mia esistenza. Adesso sono davvero piu' felice, ho imparato a non dare niente per scontato e a non aver paura di cambiare rotta.
Non credo agli angeli custodi, ma se dovessi sceglierne uno, vorrei lui al mio fianco.
Chissa' che non ci sia davvero...

venerdì 1 luglio 2011

QUANDO LA MOGLIE E' IN VACANZA...


Estate. Tempo di vacanza, mare, montagna, relax, divertimento.
Non per tutti, pero'. Ci sono le mamme non lavoratrici che partono con i figli nei luoghi di villeggiatura, per settimane, a volte anche mesi interi. Tutt'altro che vacanza.
Anche io, ricordo, quando mio figlio era piccolo e non lavoravo, partivo per la casa al mare per circa tre mesi.
Quando poi è nato il mio secondo figlio mi sono trovata un lavoro e ho smesso di portare i bambini in vacanza da sola perche' ho scoperto che mio marito (ormai ex) se la spassava molto durante la mia assenza.
I mariti da soli in citta' possono fare danni enormi e noi dolci mogliettine spesso abbiamo fette di prosciutto sugli occhi da non vedere da qui a li'.
Certo non tutti gli uomini sono uguali, gia' vi vedo mie care lettrici a sgomitare e borbottare:" Mio marito non lo farebbe mai..."...
Certo. Anche io la pensavo cosi'. Come, il padre dei miei figli, potrebbe fare bisboccia ogni sera nel nostro nido d'amore, in mezzo a giocattoli e foto di famiglia?
Certo che no, che stupida idea! E via, quindi, con bagagli e braccioli diretti verso la nostra meravigliosa e verdeggiante casa al mare.
Queste vacanze da sola con mio figlio mi sono costate molto care. Il mio ex marito si è talmente abituato a fare lo scapolo che ha pure continuato una volta che io ero tornata in citta'.
Quindi, a tutte le lettrici che stanno per partire con i propri pargoli, io faccio un avvertimento: state attente!
O ancora meglio, fate partire i bambini con i nonni, gli zii, i cugini, le baby sitter, se potete.
Oppure fatevi questa domanda: "mio marito partirebbe per un mese intero senza di me da solo con i bambini?".
Ho seri dubbi che qualche uomo risponda di si.
Avete presente il film "Quando la moglie è in vacanza"? sono sicura che tutte voi lo avrete adorato!
Ma ricordate: voi non siete Marilyn, siete la moglie....!!!
Quindi, occhio a lasciare i vostri mariti tutti soli in citta'!

martedì 28 giugno 2011

...QUANDO ANDARE DAL MEDICO NON E' POI COSI MALE...




Come sapete a me capitano sempre le cose piu strane ed imprevedibili.
Qualche sera fa avevo terminato le mie pillole (con obbligo di ricetta) per un mio odioso disturbo e ne avevo assolutamente bisogno.
Era tardissimo, l'unica possibilita' era rivolgermi alla guardia medica.
Cosi' me ne sono andata all'ambulatorio piu' vicino a casa mia, una specie di casa del popolo, dove i volontari giocano a carte per ingannare il tempo, la receptionist lavora a maglia e il dottore dormicchia sul divanetto.
Appena entrata, ho chiesto se potevo vedere per un istante il medico di turno e mi hanno detto di andare avanti, prima porta a destra.
Beh , nella prima porta a destra, anziche' trovare un vecchio dottore mezzo addormentato con gli occhiali e la pancia gonfia ho trovato un giovane medico bellissimo in jeans e canottiera, converse all stars rosse, capelli lunghi, braccia abbronzate.
Cavolo, ho pensato. Ma quelli che studiano medicina non sono, solitamente, un pò sfigatelli, secchioni e insignificanti?
Stupidi pregiudizi, lo so, come coloro che pensano che le belle ragazze siano tutte stupide e oche.
A volte, anche io cado in questi sciocchi luoghi comuni.
Comunque, l'affascinante medico (pure simpatico) mi ha prescritto le pillole, mi ha fatto firmare il registro delle presenze, con nome, cognome, indirizzo, numero di telefono.
Grazie e arrividerci.
Me ne sono tornata a casa.
Al che', dopo qualche ora, mi sono vista arrivare un sms del giovane medico: "Spero che si senta meglio, la posso invitare a cena?".
Certo che i tempi sono proprio cambiati, adesso pure il servizio post-visita....
...Uomini....!



lunedì 27 giugno 2011

Donne & Mamme...ma prima di tutto donne!



Sono reduce da un fine settimana bellissimo, nella parte finale della Liguria, ad un passo dalla Costa Azzurra. Mare cristallino, palme, profumo di Saint Tropez in lontananza. Meraviglioso.
E ancor piu' meraviglioso è stato potermi rilassare sulla spiaggia completamente sola, senza dover fare castelli di sabbia o gonfiare continuamente braccioli e ciambelle. Ogni tanto ci vuole.
E' un vero toccasana.
E questa solitudine forzata mi ha fatto per forza ammirare ed osservare le mie "simili": mamme al seguito di figli piccoli e meno piccoli, tra tuffi, secchielli, sabbia lanciata in aria e slaloom tra gli asciugamani.
E purtroppo ho visto cose molto, molto, molto fastidiose.
A me quelle mamme non sono piaciute per nulla.
Bikini improponibili, cellulite a grappoli, seni come buste della spesa, pancette con tante, troppe ciambelle, volti provati, capelli sciatti con odiose ricrescite bianche. E non perche', quest'ultimi (i capelli bianchi) invecchiano ma perche' proprio sono simbolo di strascuratezza e sciatteria.
E poi questi andamenti stile- elefante, senza un briciolo di grazia e sensualita'!!!
Incredibile!
Ma perche', noi donne, quando facciamo figli dobbiamo rinunciare alla nostra femminilita' e al nostro essere donne al 100%???
Perche' non ci vogliamo mettere in testa che, ancor prima di essere mamme, mogli, fidanzate, cuoche, casalinghe, ecc ecc, siamo prima di tutto degli splendidi esemplari di femmina?!!!!
A me questa cosa fa venire proprio una gran rabbia. E mi fanno arrabbiare pure quei mariti che, ad ogni occasione, si voltano a guardare quelle belle signorine in forma smagliante che giocano a racchettoni sul bagnoasciuga.
Vi prego, care mamme, cercate di darvi una sistemata, essere donna è un gran dono, pensate ogni tanto a voi stesse, smettete di annullare la vostra femminilita' solo per  essere mamme e mogli.
Perche' essere mamma è meraviglioso, ma essere donna lo è ancora di piu'.

martedì 21 giugno 2011

Johhny Depp, io e le margherite.



Sono convinta che niente avvenga per caso.
Negli ultimi tempi mi trovo spesso tra i piedi Jonny Depp (non fisicamente, magari!), ma virtualmente, per l'esattezza Jack Sparrow, il pirata piu' famoso del  mondo.
I miei figli ne vanno matti. Giochiamo alla playstation al gioco de "I pirati dei Caraibi", troviamo foto e articoli del pirata ovunque, lo seguiamo su internet, abbiamo poster meravigliosi attaccati al muro e adesivi sui vetri di camera.
Mania assoluta.
Ho letto interviste meravigliose a Jonny Depp, ho parlato di lui al mio fidanzato (jack sparrow ha un tatuaggio sullo zigomo a forma di X, il mio meraviglioso fidanzato ha un tatuaggio pure lui sullo zigomo, non diciamo cosa...), ha l'aria affascinante con gli occhi truccati e lo sguardo che guarda lontano, capelli dreadlocks lunghissimi e scoloriti dai viaggi tumultuosi in mare e quindi a me piace.
Punto.
Mi piace cosi' tanto che oggi me ne sono andata a pranzo in un bar vicino al mio ufficio e, attaccati alle pareti, ho trovato dei quadri meravigliosi di un pittore sconosciuto, almeno una ventina, tutti dedicati a personaggi famosi.
E, proprio sopra al mio tavolo, chi ti trovo, appeso alla parete, con tante pietruzze colorate in mezzo alla tempera sapientemente dosata? Eh si, proprio lui, il meraviglioso Jack Sparrow.
Quadro grandioso.
Subito mi sono recata dalla proprietaria del locale, ho chiesto informazioni sul pittore, lei mi ha dato il suo numero e gia' si sta procedendo con  la contrattazione del prezzo perche' quel quadro deve e sara' mio.
E allora, a quel punto, mi sono ricordata di quando, tanti, tanti, tanti anni fa, quando ero adolescente rimasi folgorata da un quadro, anch'esso in mostra in un ristorante fiorentino.
Ed invece di pensare alle cose da quindicenne, cominciai a sognare quel quadro, meraviglioso, pieno di margherite bellissime. Il suo titolo era "le margherite di bob" e quel quadro, purtroppo, non riuscii mai a comprarlo perche' costava un occhio della testa ed era di dimensioni pure esagerate, non sarei riuscita a portarlo a casa, col mio motorino SI Piaggio, grigio antracite.
Ma quelle margherite mi sono rimaste nel cuore.
E cosi' sono andata a controllare su internet se quel pittore, un certo Bob Marongiu, esistesse ancora.
E per fortuna, si...esiste ancora e crea opere meravigliose.
E i suoi quadri sono geniali.
Adesso, forse, posso pure permettermeli.
Pablo Picasso ha detto: "Ci sono pittori che dipingono il sole come una macchia gialla, ma ce ne sono altri che, grazie alla loro arte ed intelligenza, trasformano una macchia gialla nel sole".

Sono d'accordo con lui.

venerdì 17 giugno 2011

Quando ....A volte uno strappo è una necessita'...


Dal 14 al 17 giugno si è svolta a Firenze la 80° edizione di PITTI IMMAGINE UOMO, kermesse di moda dedicata agli uomini.
Spazio espositivo molto ben organizzato con centinaia di marchi, ottima esposizione pubblicitaria, ottimo riscontro economico e bla bla bla.
La parte negativa è che durante questi giorni si sono svolte feste su feste su feste dal tramonto all'alba.
E me è bastato partecipare ad un solo party vintage per riscoprire una parte di me stessa tenuta "volontariamente" a riposo e temuta come la peste: la mia incapacita' di autocontrollo in determinate situazioni.
Durante questo party ho conosciuto gente molto interessante, tra cui il mio idolo di sempre: Piero Pelu', che tutti conosceranno ovviamente. Voce storica dei Litfiba, meraviglioso uomo rock n'roll e poeta eccezionale.
Io, come tutti, ho lasciato che l'atmosfera festaiola mi catturasse e mi monopolizzasse senza oppore resistenza alcuna.
E qui casca l'asino.
Perche' io cerco sempre di avere un alone di mistero che mi da forza ed eleganza mentre, ingoiata dai fumi dell'alcool divento terribilmente chiaccherona.
E comincio a raccontare e dare giudizi spesso non richiesti, libero quella parte di me che spesso nascondo con cura maniacale. Offro, per assurdo, la parte piu incontaminata di me stessa.
Ed il signor Piero mi ha dato spago, purtroppo.
E mi pento amaramente di averlo conosciuto in una circostanza del tutto a mio sfavore, con i fili della coscienza completamente fuori uso.
"El Diablo" è una delle sue canzoni piu belle ...."La vita dura è una gran fregatura, sì sì ....Ma a volte uno strappo è una necessità".
Chissa' se avra' ragione. Forse a volte serve lasciarsi andare completamente. Ci sto' riflettendo sopra.
Nel frattempo bevo acqua, aspettando il prossimo Pitti Uomo a gennaio 2012....

lunedì 13 giugno 2011

MATRIMONI & LACRIME


Non c'è niente da fare. A me i matrimoni fanno sempre commuovere.
Se non piango all'entrata in chiesa della sposa, allora piango allo scambio delle fedi, oppure al bacio (che per me è determinante, visto che "anticipa" la buona riuscita di ogni matrimonio) oppure al discorso degli sposi al ristorante.
Ed è proprio durante il discorso dello sposo che mi sono scese le lascrime. Perche' i discorsi detti durante una cena, in mezzo a tanti o pochi invitati, vengono sempre dal cuore, un mix di emozione e realta' che arrivano dritti nell'animo di chi ascolta.
Perche' ogni matrimonio nasconde una storia, un percorso di vita, delle gioie e dei dolori, delle emozioni.
Il matrimonio a cui ho partecipato è stato molto romantico, dolce, gli sposi erano visibilmente emozionati, quello sguardo continuo verso amici e parenti per avere coraggio e conforto mi sono molto cari.
Perche' quelli che decidono di sposarsi, in fondo in fondo, lo fanno sempre in buona fede, realmente convinti che la storia possa funzionare per tutta la vita e quando, purtroppo la storia finisce, quel giorno resta indelebilmente vivo nel cuore e nella mente.
E quindi, non sono riuscita ad evitare quel dolce/amaro ricordo del giorno del mio matrimonio con colui che è adesso non è piu' mio marito.
E quel giorno, per fortuna, è ancora meraviglioso dentro al mio cuore, nonostante tutto quello che di brutto è venuto dopo.
Quel giorno, per fortuna, c'è stato davvero e nessuno potra' infangare quel ricordo.
Perche' i sogni sono dolci anche se poi finiscono e ne nascono di nuovi.
L'importante è crederci sempre, in buona fede, non arrendersi mai.
Continuare a sognare, è questo il segreto per un felice matrimonio.
Ed io auguro di cuore a questi due ragazzi che hanno avuto il piacere di invitarmi alla loro festa, di continuare per sempre a sognare l'amore, di non arrendersi, e di non farsi mai del male.
Evviva gli sposi!


giovedì 9 giugno 2011

GLI UOMINI E....LA SINDROME DEL TORO


Negli ultimi tempi molte mie amiche hanno storie con uomini molto piu' vecchi o molto piu' giovani, almeno 10 anni di differenza.
Io sono amante dei proverbi e quindi "Lamore non ha eta'''" dovrebbe bastare a rassicurarmi e a non farmi porre domande. Ma a me la cosa non convince molto, sopratutto quando la differenza di eta' e' al negativo (uomo giovane, donna matura).
Escludiamo ovviamente le avventure o i flirt con un ragazzo piu' giovane che, fanno bene allo spirito e al corpo, donando una frizzante euforia temporanea. Io intendo le vere storie d'amore, quelle serie, compresi i matrimoni o le convivenze.
A me i ragazzi piu' giovani, alla lunga, annoiano a morte e per un senso di vanita' mi fanno sentire pure piu' vecchia del dovuto, terrorizzata dalle rughe o dalle imperfezioni che potrebbero trovare sul mio corpo.
Quindi meglio un uomo piu' grande di me, anche di poco, ma che tra i due sia il piu maturo.
E poi i ragazzi molto piu' giovani di noi donne a me fanno sempre scattare il tarlo della gelosia e del tradimento, e sinceramente io ho davvero pochi dubbi al riguardo, sopratutto dopo aver visto un film carinissimo in cui si parla del "Teorema della mucca nuova" : i maschi umani condividono la sindrome del toro e, per l'accoppiamento, cercano sempre di procurarsi una mucca diversa.
E quindi figuriamoci se la mucca è anziana davvero!
Megli trovare un toro vecchio, a questo punto, e come si dice : piu' vecchio è il toro, piu' duro è il corno!
W i proverbi!!!

mercoledì 8 giugno 2011

...AMICHE, SOGNI E SAUVIGNON

Gli appuntamenti tra amiche di vecchia data sono una delle cose piu' belle al mondo.
Il tempo passa in fretta e sembra non bastare mai.
Ieri sera ho passato una splendida serata a base di crostini e sauvignon con tre care amiche (due delle quali mie cugine), parlando a ruota libera di amore, sesso, uomini, soldi, viaggi, figli, casa, lavoro, abiti e....sogni...
E tutto questo parlare mi ha riportato indietro nel tempo, mi arrivavano continuamente "folate" di liberta' (ovviamente al proprietario abbiamo ordinato subito di spegnere l'aria condizionata) e ho riprovato quel senso di "leggerezza" degli anni giovanili.
Ed era bello osservare i cambiamenti, qualche ruga (in realta' siamo tutte bellissime), qualche responsabilita' in piu' (molte) ma abbiamo tutte gli stessi identici sogni di 20 anni fa: essere felici, essere amate, vivere con gioia ed energia.
Non abbiamo mai perso di vista noi stesse, nonostante il lavoro, i figli, gli amori non sempre perfetti.
Siamo rimaste "eterne ragazze" nel cuore e nello spirito, gridando di gioia per un regalo inaspettato (scene di panico per una borsa Louis Vuitton) o sbattendo un occhio al buio facendo l'amore (no comment).
Ci siamo salutate con la promessa di partire presto per un fine settimana a Madrid.
Chissa' se riusciremo davvero a farlo.
Stamani io ho gia' controllato i voli e anche solo vedere l'orario di partenza mi ha messo di buonumore.
Mi auguro davvero che i nostri sogni non ci abbandonino mai.

martedì 7 giugno 2011

CONSIGLI di BELLEZZA MIRACOLOSI

Ebbene, oggi mi sento "buona" e voglio farvi partecipi di alcuni consigli di bellezza "portentosi".

PRIMO CONSIGLIO: tutte le donne, ma proprio tutte, devono combattere con l'odiosa cellulite, pelle a buccia d'arancia o a "materasso".
Bene, buttate via creme e fanghi che costano un occhio della testa e funzionano poco e comprate un bel cesto di ciliegie. Si, si, avete capito bene, compratevi una grande quantita di ciliegie e togliete tutti i gambi, uno ad uno.
Prendete i gambi e metteteli a bollire per un quarto d'ora, poi filtrate e bevete nel corso della giornata.
Fatelo per almeno 15 giorni, non saltatene neanche uno, e vedrete i risultati. Chiaramente non dovete assolutamente aggiungere lo zucchero!


SECONDO CONSIGLIO: avete una serata importante, una cena col vostro partner, una festa con le amiche? Bene, comprate una bottiglia di champagne (non importa che compriate il Cristal, ce ne sono anche di piu' economici) e, mentre vi truccate, bevetene una coppa.
Solo una, ovviamente, non dovete ubriacarvi ma lo champagne durante il trucco vi regalera' una pelle luminosa e sguardo brillante!!!
Non ci credete? Provate e vedrete che ho ragione! Sarete radiose!!!!

lunedì 6 giugno 2011

UOMINI: TRADIMENTI E SCAPPATELLE

A me piace molto parlare di tradimenti, è un argomento vario ed interessante. Da perderci la testa.
Mi piace osservare l’atteggiamento maschile nei confronti dell’amore e della fedelta’, poiche’sono convinta che gli uomini (tutti) siano infedeli.
Gli uomini hanno bisogno di “cacciare”, credo sia una delle poche cose “primitive” rimaste intatte nel corso della nostra evoluzione e anche quelli di “buona” volonta’ prima o poi cedono a questo loro istinto.
Il mio bellissimo fidanzato sembra essere fedele, ma stiamo insieme da pochi mesi, quindi non conta.
Allora io vorrei fare una domanda a tutte le lettrici che hanno una storia d’amore che dura da un bel po’ di tempo: “ I vostri partner sono fedeli?”
Certo, esistono tanti tipi di tradimento.
Ci sono le “scappatelle” di una notte, quelle che in teoria non dovrebbero far male a nessuno.
E poi ci sono le vere storie “parallele”, quelle che alla lunga diventano vere e proprie relazioni all’interno di una relazione “ufficiale”.
Come dice mio padre: “I tradimenti diventano serpenti”. E lui ne sa qualcosa.
Pero’ le donne di un tempo perdonavano sempre volentieri e se ne stavano buone e silenziose con tanti bei “cornetti” in testa.
Fortunatamente oggi non è piu’ cosi’, anche se non è del tutto vero. Io conosco tante donne che “subiscono” in silenzio tradimenti e scappatelle. Contente loro.
Ma il punto è :”Care Signore, voi che ne pensate? Mettereste la mano sul fuoco sul vostro partner?”
Io me la sono bruciata parecchio in passato e non ci casco piu’.
Quindi, visto che noi donne quando siamo innamorate tendiamo ad avere delle belle fette di prosciutto di Parma attaccate agli occhi, direi di non credere piu’ agli asini che volano.
Io continuo a professare il rispetto in ogni sua forma. E i nostri signori uomini questa cosa dovrebbero capirla.
Siete d’accordo?
Intanto io lancio un appello: cari amici uomini, cercate di rispettare le vostre compagne!
E, se siete in buona fede, allora mettetela voi la mano sul fuoco e promettete di non tradire piu’.
Chi non si brucia lo invito a cena!

martedì 31 maggio 2011

Italiani, gran belle famiglie...ma la coppia dov'è???


Proprio ieri, alla radio, ho ascoltato un dibattito molto, molto, molto interessante sulla grandissima quantita’ di matrimoni “bianchi” che imperversano nel nostro paese. Si, proprio cosi’, nella nostra meravigliosa e passionale terra  circa il 20% delle coppie pratica  “l’astinenza sessuale” con il proprio compagno/a, marito/moglie….
Inquietante.
Veniva intervistata una donna sui 40 anni, sposata, con 2 figli piccoli e diceva che da circa 3 anni lei e suo marito non facevano l’amore. Troppo stress, troppo lavoro, la spesa, i corsi di nuoto dei figli, la cena da preparare ogni sera, il pediatra, la suocera, ecc. ecc. ecc.
E allora io mi chiedevo “Ma fare l’amore non dovrebbe essere un momento di relax? Non una di queste cose “stressanti” da aggiungere alla incombenze giornaliere!”
E lei continuava: “la sera siamo stanchi, andiamo a letto e dormiamo, non abbiamo tempo per fare sesso”.
Eccola la’ la parolina magica: il TEMPO….
Perche', secondo voi, per fare l’amore ci vuole tempo? ? ?
Secondo me bastano 10 minuti, anche meno, e viene fuori una bella cosa comunque.
Pero’, questo è il mio punto di vista.
Cosi’, vista la mia enorme curiosita’ su questo strano fenomeno, mi sono recata davanti alla scuola dei miei figli (di 7 e 3 anni) e ho cominciato ad osservare le varie coppie di genitori che, ogni mattina, accompagnano i pargoli a scuola.
Ed ecco che viene il bello.
Ci sono mariti e mogli che ogni mattina arrivano a scuola direttamente dalla casa del “Mulino Bianco” : sorridenti, felici, gentili con i propri figli, senza fretta, né affanni. Pero’ basta prendere la lente di ingrandimento per accorgersi che ci sono dei piccoli dettagli che convincono poco.
Quei genitori cosi’ “apparentemente perfetti”, in realta’ non si guardano nemmeno di striscio, non si sfiorano, non si sorridono, non si scambiano neanche due battute. Si rivolgono solo ad i figli: gli sistemano i grembiuli , gli controllano gli zaini, danno un occhio alla merenda per vedere se c’è ancora.
Ma loro? ? ? la coppia uomo-donna dov’è finita???? Niente.
Solo una squadra “perfetta”, una efficientissima organizzazione lava-asciuga-stira-cucina-scuola-piscina-nanna….
Ma non è finita qui.
Visto che alla scuola dei miei figli mi conoscono tutti e non avevo sinceramente voglia di farmi gli affari altrui, allora me ne sono andata in un'altra scuola elementare, mi sono vestita con un tailleur serio (per sembrare una vera ricercatrice/intervistatrice), ho preso una cartellina nera e una penna di quelle che fanno paura da quanto sembrano costose e, dopo che i figli venivano consegnati alle varie attivita’ scolastiche, mi sono messa a fare interviste.
Chiaramente qualcuno, alla domanda :”Ma la vostra vita sessuale com’è?” mi ha mandata a quel paese.
Giustamente. O forse no.
Ma a sorpresa qualcuno mi ha pure attaccato bottone.
Gli uomini soprattutto. (Forse erano attratti dal mio spacco vertiginoso). E hanno confermato quello che io avevo purtroppo visto nella scuola dei miei figli: indifferenza, noia, distacco.
Sospetti, ahimè, reali.
Ne ho fatte diverse di interviste. E tutte le persone avevano la stessa, identica giustificazione: “Siamo stanchi, non abbiamo tempo”.
Fortuna che almeno una coppia si è salvata. Sono arrivati insieme, di fretta, hanno salutato la figlia al volo e, finalmente, loro due, si sono dati un bel bacio prima di andarsene ognuno al proprio lavoro.
Non ho avuto bisogno di fargli alcuna domanda: erano bellissimi.

E mentre “Lei” si allontanava da “Lui” correndo, gli ha gridato “Amore, abbiamo dimenticato la merenda per Carlotta!”.
Evviva!

(Questo articolo lo potete trovare anche su http://www.vanitymagazine.org/)